Non sono INCOSCIENTE
ho solo deciso di ascoltare il mio cuore e camminare per la mia strada, con la gioia di non lasciarmi contaminare da quello che succede dentro di me e anche fuori. Saranno i miei passi a guidarmi, sarà solo il mio cuore a parlare, e nulla sarà impossibile se non voglio che lo sia….. se andrà bene spero di poter andare avanti con nuovi spazi e nuove energie, se non andrà bene……così è scritto da qualche parte, ma avrò la gioia di averci provato e la serenità di aver dato il massimo o quasi e di aver danzato la danza della vita senza arrendermi.
Il ballo dell’obbedienza
Signore, vieni ad invitarci.
Siamo pronti a danzarti questa corsa che dobbiamo fare, questi conti, il pranzo da preparare,
questa veglia in cui avremo sonno.
Siamo pronti a danzarti la danza del lavoro,
quella del caldo, e quella del freddo, più tardi.
Se certe melodie sono spesso in minore, non ti diremo che sono tristi;
Se altre ci fanno un poco ansimare, non ti diremo che sono logoranti.
E se qualcuno per strada ci urta, gli sorrideremo: anche questo è danza.
Signore, insegnaci il posto che tiene, nel romanzo eterno avviato fra te e noi,
il ballo della nostra obbedienza.
Rivelaci la grande orchestra dei tuoi disegni:
in essa, quel che tu permetti dà suoni strani
nella serenità di quel che tu vuoi.
Insegnaci a indossare ogni giorno la nostra condizione umana
come un vestito da ballo, che ci farà amare di te tutti i particolari.Come indispensabili gioielli.
Facci vivere la nostra vita,
non come un gioco di scacchi dove tutto è calcolato,
non come una partita dove tutto è difficile,
non come un teorema che ci rompa il capo,
ma come una festa senza fine dove il tuo incontro si rinovella,
come un ballo, come una danza,
fra le braccia della tua grazia,
nella musica che riempie l’universo d’amore.
Signore, vieni ad invitarci.
Madeleine Delbrel