Uso un nome di fantasia per rispettare l’identità della persona raccontata.
Ugo nasce nel 1953, ha un fratello maggiore e tre sorelle. Il padre faceva il militare di professione. Un uomo duro, spesso lontano da casa. La mamma una bella donna con gli occhi azzurri ereditati da Ugo. Quando Ugo aveva 9 anni i genitori si sono separati, e Ugo i fratelli e la mamma si sono trasferiti in un’altra città dove la madre aveva dei parenti. Ugo ha frequentato la scuola fino a 15 anni, mostrando una buona propensione per lo studio, era anche dotato di una bella voce. Negli anni 80 i genitori di Ugo muoiono per malattia. lui interrompe i rapporti con il fratello e con le sorelle. Ugo ha iniziato a lavorare molto presto, assunto regolarmente faceva il manovale, poi ha ottenuto la patente specifica e guidava il camion con rimorchio. a 27 anni si è sposato ha avuto 3 figli, il più grande diplomato come ingegnere informatico. Ugo sospetta che la moglie abbia un amante dato che lei se ne andata di casa e ha chiesto il divorzio, e dall’ora Ugo non ha più visto ne la moglie ne i figli. Il più grande dei figli per un pò resta a vivere con lui, ma un giorno tornando dal lavoro Ugo trova la casa vuota, corre in stazione ma è tardi il figlio è partito per raggiungere la madre, per Ugo questa fuga è un tradimento verso di lui, e ancora oggi l’immagine della stazione vuota lo rattrista. Negli anni Ugo ha svolto vari lavori… negli ultimi anni 90 guidava furgoni nella tratta Bucarest-Milano ,il lavoro era pesante, ma ben pagato. Un giorno nel 2000 a Milano è stato derubato di tutto, avendo già deteriorato i rapporti con i parenti decide di rimanere in Italia e seguendo i consigli di un connazionale si trasferisce a Varese. Da allora vive stabilmente a Varese senza fissa dimora, in brevi periodi è stato ospitato da amici, ma per la maggior parte del tempo e in modo continuativo negli ultimi 10 anni vive per strada. Tramite conoscenze Ugo viene a sapere che la moglie è morta. dopo circa 15 anni dalla sua permanenza a Varese il figlio è venuto a Varese con la moglie. I due si sono guardati, non hanno parlato e Ugo non ha chiesto aiuto, Il figlio ad un certo punto lo ha salutato e lo ha lasciato nuovamente da solo, ad oggi non si sono più rivisti. Oggi Ugo è un uomo di 70 anni, imbruttito dalla vita, fragile nel corpo e nella mente, ogni giorno è una battaglia, ogni giorno il suo amico più fedele è il cartoccio del Tavernello, e qualche volontario che si prende cura di lui e che asciuga le sue lacrime, si le sue lacrime perchè Ugo piange spesso ha paura, paura di questa solitudine, paura di essere solo…. ha perso l’unico legame che aveva ancora con a famiglia, la rubrica con segnati i numeri.